I piatti che appartengono alla cucina partenopea sono molti e tutti da assaggiare almeno una volta nella vita, vediamo gli spaghetti “O sicchio d’a munezza”!
La cucina di Napoli ha radici antiche e proviene da diverse culture che hanno governato la città nel corso di circa 2.000 anni. A partire dai tempi dei Greci e dei Romani, passando per la dominazione francese e spagnola, l’arte culinaria di Napoli si è evoluta e arricchita di pietanze che spaziano dalla cucina pregiata a quella più popolare.
Storia della cucina Napoletana
La cucina napoletana ha una lunga tradizione culinaria che risale all’epoca delle dominazioni antiche. L’uso delle alici della baia di Cetara e degli ingredienti locali, come verdure e legumi, risale al Medioevo. Nel XVI secolo, la pasta divenne popolare a causa della povertà e delle carestie e la cucina francese influenzò la cucina napoletana durante l’Illuminismo. Nel XIX secolo, il divario economico tra borghesia e popolo portò alla creazione di piatti diversi per le diverse classi sociali, come il brodo di polpo e le friselle tipiche della periferia. In questo periodo nacque anche la pizza, con le sue molteplici versioni.
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Con l’arrivo della globalizzazione e delle grandi aziende, la cucina tradizionale ha perso il suo fascino e la sua autenticità. Tuttavia, negli anni ’50, la cucina tradizionale è stata riscoperta, grazie alla valorizzazione dei prodotti che hanno dato vita alla famosa dieta mediterranea. Quest’ultima è oggi considerata un patrimonio dell’UNESCO.
Spaghetti “O sicchio d’a munezza”
Gli spaghetti “O sicchio d’a munezza” sono un piatto saporito e molto popolare nella tradizione gastronomica napoletana, soprannominati così dallo chef napoletano Antonino Cannavacciuolo, sono un primo piatto della cucina campana che può sembrare una combinazione insolita di ingredienti, ma che in realtà rende il piatto estremamente gustoso.
Tra gli ingredienti principali ci sono pomodoro, uvetta, capperi, frutta secca e olive, rendendo il piatto adatto anche per i vegetariani. Non lasciarti ingannare dal nome, la scarpetta con questi spaghetti è d’obbligo!
Spaghetti "O sicchio d'a munezza"
Ingredienti
- 350 gr spaghetti
- 20 gr nocciole
- 20 gr noci
- 2 cucchiai pinoli
- 2 cucchiai uvetta
- 2 cucchiai capperi
- qb prezzemolo
- 12 pomodorini
- 8 olive nere
- qb sale, olio
- 1 spicchio d'aglio
Istruzioni
- Per iniziare, mettete l'uvetta in acqua tiepida per 30 minuti.
- Tritate le noci, i pinoli, le nocciole e il prezzemolo con un coltello e teneteli da parte.
- Portate l'acqua a ebollizione e cuocete gli spaghetti. Nel frattempo, preparate il condimento.
- In una padella grande e antiaderente, riscaldate l'olio evo e fate dorare l'aglio.
- Aggiungete gli ingredienti tritati insieme all'uvetta e ai capperi e fate rosolare. Poi, aggiungete i pomodorini tagliati a metà e continuate a cuocere per alcuni minuti.
- Aggiungete infine le olive nere denocciolate e un po' di prezzemolo tritato. Quando gli spaghetti sono cotti, scolateli e metteteli nella padella con il condimento.
- Cuocete a fuoco lento finché gli spaghetti non sono ben amalgamati con il sugo.
- Gli Spaghetti "O sicchio d'a munezza" sono pronti! Servite caldo e gustate appieno questa deliziosa ricetta!
Cosa bere con questi spaghetti
Un buon vino rosso sarebbe l’ideale da abbinare agli spaghetti “O sicchio d’a munezza”.
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Si consiglia un Chianti Classico o un Barbera d’Alba.