C’è una spezia, in particolare, che è considerata quella migliore di tutte e con un costo davvero incredibile.
Ci sono davvero molti tipi di spezie che si possono utilizzare in cucina, ma, per la verità, non tutte possiedono lo stesso valore.
Le spezie nel corso dei secoli
Le spezie sono degli elementi importanti davanti ai fornelli che ci servono, per l’appunto, per impreziosire le nostre pietanze. In effetti, in qualsiasi cucina che si rispetti ce n’è almeno una manciata o, perlomeno, quelle più comuni.
Spezie (Pixabay) – Wineandfoodtour.t
Comunque sia, nonostante siano molto diffuse anche in epoca moderna, in realtà, al pari di tanti alimenti, anche le suddette hanno decisamente una lunga storia alle spalle. Secondo gli archeologi, infatti, sembrerebbe che abbiano un’origine molto antica.
Così, gli esperti raccontano che già le popolazioni degli Egizi erano solite utilizzarle più che altro per le tipiche imbalsamazioni dei defunti. All’interno della tomba del celebre faraone Tutankhamon, per esempio, sono state rinvenute tante tipologie differenti di sostanze odorose.
Gli schiavi, invece, spesso consumavano dell’aglio e della cipolla, e le piante aromatiche avevano anche uno scopo medicinale. Poi, ancora, sembra che i Cinesi conoscessero la cannella già a partire dal 3 mila a.C. e i Fenici commerciavano le spezie nel Mediterraneo.
Insomma, queste poche righe, ci fanno, quindi, intendere quanto questi aromi speciali fossero molto importanti persino tra le civiltà del passato.
La spezia più cara al mondo
All’interno delle gastronomie di tutto il mondo, di certo, si fa un uso piuttosto variegato delle spezie. Queste ultime, infatti, ci danno la possibilità di aromatizzare al meglio un primo e un secondo piatto e anche un dessert.
Bistecca (Pixabay) – Wineandfoodtour.it
Tra quelle più comuni, per esempio, possiamo menzionare il prezzemolo, la salvia, basilico, il rosmarino, la noce moscata, il cumino, il timo, la curcuma, e via discorrendo. Tuttavia, a quanto pare, c’è una spezia in particolare che è davvero più costosa e pregiata rispetto alle altre.
Ci stiamo riferendo, quindi, proprio allo zafferano che, in effetti, viene denominato anche con il termine di ʻoro rossoʼ. Tale sostanza, inoltre, è di origine vegetale e si preleva dallo stigma dei fiori della pianta Crocus sativus.
In genere, le coltivazioni di questo arbusto, che preferisce un clima temperato, al giorno d’oggi, si trovano principalmente in Medio Oriente, in Africa e in Europa. In Italia, peraltro, sono presenti da Nord a Sud.
Lo zafferano, peraltro, è considerato una spezia molto cara, dato che un solo grammo, in effetti, può arrivare a costare persino intorno ai 60 euro. Il motivo di questo costo elevato è che per ottenerne un chilo ci vogliono addirittura oltre 170 mila fiori.
Zafferano (Pixabay) – Wineandfoodtour.it
Comunque sia, a fare la differenza sul prezzo, però, è anche la metodologia di coltivazione. Infatti, l’operazione in questione non è meccanizzata e si svolge soltanto a mano.
Non bisogna dimenticare che, d’altronde, i fiori dello zafferano sbocciano per poco tempo, anzi, solo per all’incirca poco più di due settimane. Per queste ragioni, quindi, è considerata una spezia molto preziosa.
