Pronti a scoprire una ricetta tipica palermitana? La pasta c’anciova, un primo piatto con un condimento povero ma davvero sfizioso.
Non c’è bisogno di girarci intorno: le ricette della Sicilia sono famose in tutto il mondo. Anche se preparati con ingredienti semplici, il popolo siciliano da sempre realizza piatti tipici dell’isola che hanno fatto la storia della cucina italiana, creando un ricettario vario e delizioso che ci fa venire l’acquolina in bocca.
Cos’è la muddica atturrata
Tra le ricette più conosciute, c’è la muddica atturrata. Se non sapete cosa significa, ve lo dico io: è la mollica di pane tostata. “Atturrare” vuol dire tostare (come si fa con il caffè). Si usa anche per dire che qualcuno ci dà fastidio (“Mi stai atturrando!”).
La pasta con la mollica tostata, o pasta ca’ muddica atturrata, viene dalla cucina povera, che usava spesso pochi ingredienti semplici: pangrattato, acciughe e concentrato di pomodoro.
Il pane secco infatti, veniva usato al posto del formaggio per chi non se lo poteva permettere, ed è questo motivo che si chiamava “formaggio dei poveri”.
La pasta con la mollica tostata assomiglia ad altri piatti che si fanno in Italia, per esempio, in Lucania e in Calabria c’è la “pasta mollicata”. Ma le ricette sono diverse, anche se usano tutte la mollica. Questa pasta ha una storia antica e misteriosa, si dice che la prima volta sia stata preparata ad Armento, un paese vicino a Potenza, nell’alto Medioevo.
Pasta c’anciova, un piatto povero e ricco di sapore
La pasta c’anciova o pasta con le acciughe è un piatto davvero semplice e saporito particolarmente popolare nelle regioni costiere dove le acciughe vengono pescate in grandi quantità. Vediamo come preparare questo piatto tipico della cucina Palermitana.
Pasta c'anciova
Ingredienti
- 300 gr bucatini
- qb sale e pepe
- qb concentrato di pomodoro
- 1 spicchio di aglio
- 8 acciughe
- 100 gr pangrattato
- qb pinoli
- qb olio extra vergine d’oliva
- qb uva passa nera
Istruzioni
- Iniziate soffriggendo la cipolla finemente tritata in una padella con olio di oliva, poi unite l'aglio leggermente schiacciato e i filetti di acciuga.
- Incorporate il concentrato di pomodoro, un bicchiere di acqua calda e mescolate il tutto. Aggiungete l'uva passa, precedentemente ammollata in acqua, insieme ai pinoli.
- Regolate il sale (con parsimonia) e pepate leggermente, quindi cuocete per circa quindici minuti finché il sugo raggiunge una consistenza densa.
- Nel frattempo, preparate la "muddica atturrata": versate un filo d'olio in padella, aggiungete il pangrattato e lasciatelo dorare a fuoco medio.
- Lessate la pasta in abbondante acqua salata e, una volta cotta al dente, amalgamatela nella padella con il condimento.
- Una volta pronta, servite la pasta c'anciova con generose cucchiaiate di muddica atturrata. Buon appetito!
Perché è famosa la cucina Siciliana?
La cucina siciliana è eccezionale perché è il frutto di tante culture diverse che hanno dominato l’isola nel corso dei secoli. Ogni popolo infatti, ha portato i suoi piatti e i suoi ingredienti, che le mani dei sapienti cuochi siciliani hanno poi saputo adattare e trasformare.
Ad esempio, nella zona di Ragusa e Siracusa si mangiano ancora oggi cibi semplici e genuini che provengono dalla tradizione greca.
Gli Arabi, per esempio hanno portato in Sicilia l’abitudine di usare uvetta e pinoli nella pasta, soprattutto nel lato occidentale dell’isola. I Normanni invece, hanno insegnato ai siciliani come conservare il pesce salandolo o essiccandolo, come il baccalà e lo stoccafisso, che sono ancora molto usati.
Gli Spagnoli hanno arricchito la cucina siciliana con piatti come la pasta al forno, gli arancini, le sarde a beccafico e tanti dolci colorati e decorati.
I Francesi, infine, hanno fatto conoscere la cipolla, la pasta frolla e molte ricette con le verdure e il pesce. Tutte queste culture si sono mescolate nella cucina siciliana, creando un ricettario che rende la nostra cucina italiana e soprattutto quella siciliana famosa e apprezzata in tutto il mondo.
Cosa servire con la pasta c’anciova
La pasta c’anciova, soprattutto per la presenza delle acciughe è un piatto dal gusto deciso e persistente, a cui si aggiunge un sapore salato che richiede un vino con una buona mineralità per bilanciare il piatto e dare giusto equilibrio al palato.
Il vino indicato per l’abbinamento con le acciughe in questo contesto è un bianco di buona maturazione, come il Vermentino di Sardegna, ovvero un vino floreale intenso, fresco e fruttato, adatto ad accompagnare stufati di pesce, ma anche primi piatti di mare dal sapore deciso.