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10 cibi velenosi che consumiamo ogni giorno

Fagioli




Considerato un alimento salutare, i fagioli sono largamente utilizzati come contorno, come condimento, nelle insalate oppure in minetsroni e zuppe. Essi inoltre tendono ad essere un ingrediente immancabile nelle diete vegetariane, dal momento che conterrebbero nutrienti come fibre, proteine, carboidrati, acido folico e ferro.Ma in qualità di ‘arma da difesa” naturale, i fagioli contengono anche grandi quantità di lectina, una proteina che agisce come un potente insetticida risultando talvolta nociva (con effetti come nausea, dolori addominali e diarrea) anche per l’uomo.Per questo motivo, previa consumazione, è molto importante far bollire i fagioli per almeno dieci minuti.

Mandorle amare

 

Comunemente considerate alla pari di noci e nocciole, in realtà le mandorle sono un seme. E non solo: le mandorle amare, a differenza della frutta secca, non possono essere consumate crude poiché contengono naturalmente cianuro (peraltro, l’odore del cianuro stesso viene descritto proprio come un aroma di mandorla amara).Frantumare, mordere, masticare o danneggiare le mandorle in qualsiasi modo, può infatti provocare l’attivazione del cianuro, con effetti come stordimento, nausea e crampi addominali.



Ciliege, albicocche, pesche e susine

Proprio come per le mandorle amare, è consigliabile evitare di mangiare i noccioli di ciliegie, pesche, susine e albicocche: all’interno dei loro semi infatti è contenuto il cianuro, che viene attivato una volta che il nocciolo viene schiacciato o masticato. Il consumo accidentale (e quindi in piccole quantità) di questi semi però, fortunatamente non induce alcun effetto.

Mele

Come per le altre drupacee (le formazioni fruttifere di alberi da frutta come albicocco, ciliegio, pesco e susino), i semi di mela contengono glucosidi cianogeni, un composto che, attraverso un processo enzimatico, si trasforma in cianuro. Mentre uno o due semi di mela non causano alcun danno, sarebbe buon abitudine non consumare frequentemente la melaoltre il torsolo!


Rabarbaro

Non bisogna prestare attenzione ai gambi rossi, sodi e croccanti del rabarbaro, quanto alle foglie grandi e verdi collocate in cima che, nonostante l’aspetto invitante, secondo il National Institutes of Health (NIH) conterrebbero acido ossalico e talvolta glicosidi antrachinonici, due composti che, seppur non letali, possono causare vertigini, bruciore alla bocca e allo stomaco, e nei casi peggiori, anche calcoli renali, convulsioni e coma.

Patate

Proprio come il rabarbaro, le patate sono un ortaggio nutriente e salutare, ma le sue foglie verdi contengono solanina, un alcaloide che risulta essere molto tossico anche in piccole quantità. Per questo è consigliabile scartare le patate che contengono residui di foglia sotto la buccia.Tra gli effetti della solanina rientrano diarrea, febbre, e addirittura allucinazioni, ipotermia, shock e paralisi.

Pomodori

Mentre i pomodori (ovvero il frutto) non sono affatto tossici, nei gambi e nelle foglie della pianta risulta essere presente l’atropina, un alcaloide naturale la cui assunzione può provocare vertigini, mal di testa e indigestione.

Ricino

L’olio di ricino è un olio vegetale largamente impiegato nella produzione di caramelle, cioccolato e altri cibi simili. Fortunatamente l’olio di ricino acquistabile negli esercizi commerciali è preparato con cura, perché la pianta da cui si estrae, il ricino appunto, è così mortale che basta un solo un chicco per provocare la morte di un essere umano.

Radice di manioca

La radice della manioca è un tubero dal colore bruno e dalla polpa chiara, che corrisponde al terzo alimento più consumato al mondo.Mentre entrambe le varietà (sia quella dolce che amara) contengono cianuro, la versione amara contiene livelli più elevati di acido cianidrico, una sostanza molto velenosa considerata addirittura come una tra le sostanze più tossiche conosciute.Proprio per questo motivo, è importante cuocere la radice di manioca a lungo, e non impiegare assolutamente per la preparazione di altri cibi, l’acqua di cottura utilizzata.

Noce moscata

La noce moscata è il seme di un imponente albero sempreverde che, caso unico fra le spezie, produce due spezie ben distinte, ovvero la noce moscata e il macis.Mentre la sostanza chimica presente nella noce moscata non è velenosa, questa spezia contiene una neurotossina psicoattiva (chiamata miristicina) che, se assunta in quantità elevate, può provocare vomito, vertigini e allucinazioni
Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.