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Uno degli specchi d’acqua più magici del Veneto: il Lago della Stua

Il lago di Stua è uno degli specchi d’acqua più magici del Veneto: scopriamo cosa fare e vedere in questo meraviglioso territorio. 

L’avventura verso i Piani Eterni, partendo dal Lago della Stua, rappresenta una vera e propria immersione nella bellezza suggestiva, selvaggia e preservata di tale territorio del Veneto. Ci troviamo in una zona meno battuta delle Dolomiti, lontani dall’affollamento turistico e dai centri modaioli, in un angolo del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, meno conosciuto anche dagli stessi abitanti della regione. Scopriamo, dunque, insieme cosa fare e vedere sul posto.

Lago di Stua, l’incantevole lago poco conosciuto delle Dolomiti

L’area che circonda il lago di Stua, rappresentata dalle Vette Feltrine, è un posto in cui la natura è totalmente incontaminata.

L’escursione – in tale luogo – verso i Piani Eterni, permette, agli escursionisti, di vivere una esperienza indimenticabile, anche se richiede un certo livello di preparazione.

Dolomiti (wineandfoodtour.it)

Muovendosi tra questi luoghi, dunque, si possono scopre i paesaggi più affascinanti della zona, nonché vari animali selvatici e diverse specie di piante e fiori. Il periodo ideale per fare un escursione è il mese di giugno.

Il lago funge da ingresso al Parco Nazionale, incorniciato dalla presenza del Sass de Mura a sinistra e dalle altre cime delle Vette Feltrine a destra. Procedendo a piedi lungo la sponda destra del bacino, si supera un ponticello che permette di raggiungere un bivio che indirizza sul sentiero 802 che porta a destinazione.

Il bosco di faggi a quota 1000 metri

L’ascesa, che segue il tracciato di un’antica mulattiera attraverso il bosco di faggi fino a quota 1000 metri, è molto impegnativa, visto che ci sono una serie di ripidi tornanti.

Escursione – Wineandfoodtour.it

Superata una piccola cappelletta con crocifisso, un bivio a 1400 metri indica di prendere la direzione sulla sinistra, seguendo un sentiero segnato, che funge da scorciatoia verso i pascoli del Porzil. Il ritorno – invece -si effettua per il sentiero Pinea.

Attraversando il percorso, si passa accanto ai resti di una casera, fino a raggiungere, dopo una ripida salita, l’ampio e pianeggiante pascolo dei Piani Eterni. Qui è possibile avvistare aquile e camosci.

Casera Erera

La meta da prendere in considerazione è Casera Erera – ubicata a 1708 metri – anche se la malga è chiusa nei mesi invernali. È – inoltre – consigliabile portare con sé acqua e cibo, in quanto la salita è impegnativa, visto che ha un dislivello di 1100 metri e permette di ammirare un incantevole panorama.

La discesa per il sentiero Pinea conduce – infine – al Lago di Stua, dove termina l’esplorazione. Per un’esperienza ancora più completa, è consigliabile dedicare più giorni alla scoperta del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, tenendo in considerazione, per la propria esplorazione, sia il rifugio Dal Piaz che il lago del Mis.