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Più selenio per disintossicarsi

Per quanto si possa prestare attenzione alla dieta, capita sempre più spesso che l’organismo sia carente di una sostanza molto importante per la salute. Stiamo parlando del selenio.Il selenio è un minerale noto soprattutto per la sua efficacia antiossidante. Agisce principalmente come componente dell’enzima antiossidante glutatione perossidasi, che a sua volta insieme alla vitamina E agisce nella prevenzione ai danni prodotti dai radicali liberi alle membrane cellulari.Grazie a questa sua capacità di proteggere le membrane cellulari dall’ossidazione, il selenio ha un effetto protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari e svolgere un ruolo antagonista nei confronti dei metalli pesanti, come il mercurio, il cadmio e l’argento.

Bassi livelli di selenio espongono l’organismo ad un maggior rischio di contrarre il cancro, oltre che disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie ed altre patologie associate al danno da radicali liberi, inclusi l’invecchiamento precoce e la formazione di cataratta.Il selenio è un componente essenziale del sistema enzimatico che trasformando la tiroxina in triiodotironina svolge un ruolo di primo piano nel supportare la funzione tiroidea.La carenza cronica di selenio provoca una malattia del cuore, nota come morbo di Keshan, diffusa in alcune aree della Cina i cui terreni sono particolarmente poveri di selenio.

Non esiste una dose giornaliera raccomandata né bisogna abusarne perché in quantità elevate può essere tossico.La dose consigliata di selenio per gli adulti è di 50‐55 microgrammi al dì.Nelle gestanti e nelle nutrici la dose raccomandata negli Stati Uniti è pari a 65‐75 mcg/die.Nei neonati fino a 6 mesi la dose quotidiana consigliata è pari a 10 mcg.Dosi superiori a 400 microgrammi al giorno possono provocare un’intossicazione chiamata selenosi. I sintomi possono essere diversi: degenerazione degli annessi cutanei quali capelli e unghie, diarrea, febbre, dermatosi vescicolare, disturbi neurologici (parestesie, paresi) e, più raramente, danni epatici.Il selenio si trova nel terreno e nelle rocce, si accumula nelle piante ed entra così nella catena alimentare. Il selenio è presente nella maggior parte degli alimenti, in particolare nelle noci, soprattutto in quelle brasiliane, nel pesce e nei frutti di mare, nelle viscere di animale (reni e fegato) e nella carne. I cereali, le verdure e altri alimenti vegetali contengono selenio, ma la quantità dipende dal tipo di terreno in cui crescono.

In Europa, il terreno è relativamente povero di selenio rispetto, ad esempio, all’America, al Canada e alla Cina. Le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana sono più a rischio di carenza di selenio, per questo è bene che valutino con il proprio medico se non sia il caso di assumere integratori alimentari. Per assumere una giusta dose di selenio ogni giorno basterebbe una manciata di noci brasiliane. Attenzione a non esagerare, però, perché sono molto caloriche.

Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.