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Non gettare le bucce delle castagne, come riutilizzarle

Pochi sanno che alcuni elementi naturali che riteniamo di scarto, sono invece molto utili per la creazione di rimedi per la cura della casa e della persona. Oggi  prederemo in esame le bucce delle castagne e scopriremo come poterle riciclare.

I rimedi naturali

Probabilmente abbiamo visto le nostre nonne preparare decotti e strani intrugli con elementi di scarto della cucina, ma non ci siamo mai chiesti a cosa servissero. Ebbene bucce di verdure, noccioli, e altri elementi che getteremmo subito via sono invece spesso utili per la preparazione di rimedi naturali e biologici per la cura della casa e della persona. In passato ad esempio abbiamo visto come riutilizzare i noccioli delle ciliegie o delle albicocche. Spesso i loro utilizzi sono letteralmente inaspettati, altre volte la storia antica ci viene incontro.

Creazione coloranti naturali-wineandfoodtour.it

Ad esempio in passato non esistevano coloranti chimici e quindi per la tintura di indumenti, per la creazione di cosmetici e altro, si utilizzavano prodotti naturali. Uno dei prodotti ancora oggi in commercio è utilizzato per la tintura naturale dei capelli è ad esempio l’hennè, tintura naturale ricavata dalle foglie di una specifica pianta con pigmenti naturali. Ma non solo, possiamo pensare alla cenere che è un prodotto di scarto, ma che in passato veniva usata dalle nostre nonne per la pulizia degli indumenti oppure dai contadini come repellente naturale contro gli insetti infestanti.

Potremmo continuare così ancora per molti altri prodotti, ma oggi ci soffermeremo in particolare sulle bucce delle castagne.

Le bucce delle castagne

Come abbiamo anticipato, anche le bucce delle castagne che appaiono come un semplice rifiuto, possono essere riutilizzate in svariati modi. Si possono utilizzare per la creazione di rimedi naturale per la cura dei capelli, per le piante e per la pulizia della casa. Ma scopriamo nel dettaglio ognuno di questi aspetti.

  1. Cura della casa: basterà bollire le bucce delle castagne in acqua per una mezzoretta. Al termine del tempo, facciamo raffreddare e filtriamo l’acqua eliminando le bucce. Versiamo il prodotto ottenuto in uno spruzzino e utilizziamolo per la pulizia di prodotti in legno e in pelle scura. La lignina e la cellulosa contenute nella buccia, vengono estratte dalla bollitura e diventano un efficace prodotto naturale per la pulizia e l’idratazione di queste superfici molto delicate;
  2. Cura dei capelli: con lo stesso prodotto ottenuto con la tecnica di estrazione precedente, possiamo ottenere anche un lucidante naturale per i capelli. Basterà spruzzare il liquido sui capelli appena lavati e poi procedere con l’asciugatura. Desideriamo riflessi naturalmente ramati per i nostri capelli castani? Prepariamo un decotto con le bucce e dopo averlo filtrato utilizziamolo per fare un impacco ai capelli. Facciamo lo shampoo e laviamo i capelli, poi tamponiamoli ed infine bagniamoli con il decotto. Lasciamo in posa per circa 30 minuti e poi risciacquiamo. Infine asciughiamo i capelli e godiamoci i nostri naturali riflessi ramati;

    Cura delle piante-wineandfoodtour.it

  3. Cura delle piante: alcune piante soffrono il freddo gelido invernale, per questo si ricorre spesso alla pacciamatura, ovvero uno strato di protezione del terreno circostante la pianta. Le bucce delle castagne sono un ottimo rimedio naturale per questo. Basterà metterne una sufficiente quantità da parte e depositarle tutte intorno alla pianta interessata.

Concludendo

Concludendo possiamo dire che non c’è elemento naturale che se ben conosciuto non nasconda sorprendenti capacità. Non smettiamo mai di informarci e soprattutto impariamo a sfruttare al meglio gli elementi naturali a nostra disposizione. In questo modo potremmo inquinare meno l’ambiente, ma anche risparmiare, il che vista la situazione economica attuale non guasta mai.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.