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Food & Drinks - Ricette

Come tagliare l’anguria nel modo corretto con il trucco di Benedetta Rossi

Quante volte vi siete ritrovati alle prese con una grossa anguria? Il desiderio di mangiarla vi ha fatto cimentare nell’impresa, ma che fatica! Da oggi sarà molto più semplice grazie al segreto di Benedetta Rossi per tagliare l’anguria facilmente.

L’anguria: come tagliarla se troppo grossa

Se vi chiedessi: qual è il frutto che secondo voi, più rappresenta l’estate? Non ho dubbi, mi rispondereste l’anguria (cocomero). E come darvi torto? Succulenta, rinfrescante, dissetante, dolce, rigenerante… Tutti requisiti importanti per sopperire al caldo estivo. Essa è infatti ricca di acqua (93%) e di minerali tra cui: sodio, calcio, magnesio e potassio, fosforo, selenio eccetera.

Fette di anguria-wineandfoodtour.it

Sicuramente mangiare l’anguria ci fa bene in estate, ma aprirla può risultare una vera e propria impresa. Questo frutto ha infatti una grandezza non indifferente e il suo peso può raggiungere anche i 15 kg. Cerchiamo di tagliare l’anguria ogni volta in un modo diverso, sperando sia quello più semplice, ma ogni volta risulta difficile. Da oggi diventerà un gioco da ragazzi! Prendete un’anguria e venite con me a scoprire il segreto di Benedetta Rossi per tagliare questo frutto con facilità.

Il segreto di Benedetta Rossi per tagliare l’anguria

Per iniziare Benedetta consiglia l’utilizzo di un coltello con lama liscia e ovviamente di grandi dimensioni. Prepariamo quindi una grande base liscia dove appoggiare il cocomero (come un tavolo). Prepariamoci anche un bel piatto in cui posizioneremo le nostre fette. Abbiamo detto che l’anguria è formata prevalentemente da acqua, quindi ogni taglio farà cadere il succo. Prendiamo quindi della carta assorbente, in modo da poter subito pulire. Ora che tutto è pronto, prendiamo il nostro bel frutto.

Tagliare l’anguria-wineandfoodtour.it

Ricordiamo che qualsiasi frutto decidiamo di mangiare dobbiamo sempre lavarlo bene. Non importa se la buccia verrà scartata, potrebbero esserci residui di prodotti chimici, è sempre meglio quindi lavarli. Nel caso del cocomero basterà utilizzare della carta assorbente e pulire bene la superfice. Passiamo quindi al taglio:

  • Poggiamo l’anguria sul piano che abbiamo preparato ed eliminiamo le estremità;
  • Poniamo quindi l’anguria in verticale e con un taglio preciso dall’alto verso il basso, dividiamola in 2 parti uguali;
  • Prendiamo quindi una metà e mettiamola di testa in giù (la buccia dev’essere rivolta verso l’alto);
  • Creiamo quindi una sorta di “X” sulla buccia, ricavando 4 parti uguali;
  • Giriamo i pezzi ottenuti e da ognuno di essi, tagliamo in modo netto, dall’alto verso il basso, fette triangolari;
  • Continuiamo fino a completamento del frutto.

Una volta ottenute le graziose fette triangolari, basterà disporle elegantemente in un piatto da portata e servirle agli ospiti.

Tagliare l’anguria in modo creativo

C’è un metodo alternativo e creativo per servire i triangoli d’anguria. Basterà creare 3 file di taglietti (ogni taglio dovrà distare almeno 3 centimetri dall’altro) con la punta del coltello, quando l’anguria si trova di faccia in giù. Creiamo quindi 3 sezioni (1 per ogni fila di taglietti). Capovolgiamo il cocomero e otteniamo tante fette quanti sono i taglietti, in modo tale che ogni taglietto di trovi al centro della fetta. Prepariamo degli stecchi per ghiaccioli e infilziamo le nostre fette. Otterremo così degli innovativi gelati d’anguria. Un modo simpatico per trasformare la frutta in dessert.

Utilizzo in cucina

Grazie alle sue grandi dimensioni, l’anguria si presta molto bene per la creazione di sculture di frutta. Possiamo ammirarle soprattutto nei banchetti nuziali. Ma il cocomero è ideale per preparare tantissime altre ricette: acqua detox, frullati, sorbetti, gelati, mocktail. Sono tutte creazioni che si preparano in pochissimo tempo, ma che in estate diventano, bevande e dessert carini nell’aspetto e dal sapore fresco e dissetante.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.