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Botulino nei sott’oli: ecco il modo per riconoscerlo

I metodi da tenere in considerazione per capire se, all’interno di sott’oli, vi è la presenza del botulino.

In molti si chiedono come capire se, all’interno dei sott’oli, vi sia la presenza del botulino. Possiamo dirvi, in merito, che è necessario prestare attenzione a particolari odori strani, alla colorazione insolita del prodotto, nonché alla consistenza dello stesso e al gonfiore del tappo. Vediamo, dunque, nel dettaglio come effettuare tale controllo.

Il botulino nelle conserve

Molte persone creano le proprie conserve in casa, preferendole, di gran lunga, a quelle che si possono acquistare in un tradizionale supermercato.

C’è, però, da considerare l’eventuale insorgenza del botulino, una sostanza che può essere pericolosa per la salute. Pertanto, è doveroso capire se, all’interno dei sott’oli, potrebbe esserci la presenza della stessa.

Conserve – Wineandfoodtour.it

Perché il botulino è così dannoso per la nostra salute? Nei fatti, ci troviamo di fronte a un batterio che produce una neurotossina molto pericolosa per il nostro organismo, che può far scaturire problemi molto seri, sia sul piano muscolare che su quello nervoso: tra questi, danni ai nervi, paralisi muscolare e, addirittura, conseguenze permanenti per il nostro corpo.

Per evitare tutto questo, bisogna seguire poche regole che ci permettono di evitare la formazione del botulino, nonché il rischio di contaminazione all’interno dei barattoli che utilizziamo per le nostre conserve.

Le regole da seguire per capire se c’è botulino nei sott’oli

Il botulino si sviluppa, principalmente, in ambienti privi di ossigeno: pertanto, i vasetti che utilizziamo per le nostre conserve sono l’ambiente ideale per la proliferazione di questo batterio.

Sul piano organolettico, il botulino non altera – per quel che concerne il gusto – i prodotti all’interno dei barattoli, pertanto il loro sapore resterà intatto nonostante la contaminazione.

Olive sott’olio – Wineandfoodtour.it

Per questo motivo, dunque, è difficile riconoscere la presenza del botulino nei sott’oli.

Possiamo, però, elencarvi quattro regole da seguire per capire se questo batterio è presente all’interno delle nostre conserve, sia che le produciamo in casa, sia che le acquistiamo direttamente al supermercato.

Innanzitutto, è bene dare uno sguardo al coperchio del barattolo che, se contaminato dal botulino, sarà gonfio e rigido, a causa del gas prodotto dallo stesso batterio.

L’odore e la colorazione dell’olio

Come vi dicevamo, il sapore del prodotto resta inalterato, nonostante la presenza del botulino, ma l’olio potrebbe iniziare a emanare uno strano odore: in questo caso, possiamo capire effettivamente che c’è qualcosa che non va e che – quindi – è meglio non mangiare la conserva.

Diamo uno sguardo, inoltre, anche alla colorazione dell’olio che può presentarsi insolita o caratterizzata da macchie scure che si depositano, nei fatti, sul cibo che abbiamo conservato.

In ultimo, bisogna notare se l’olio si è separato dal prodotto o se ha creato, interno del vasetto, qualche grumo: in questo caso, probabilmente, il batterio ha intaccato il prodotto.

C’è da dire, infine, che potrebbe anche non trattarsi di botulino, in questi casi, che potrebbero essere spiegati facendo riferimento ad un altro tipo di agente patogeno.

In ogni caso, è consigliabile buttare subito la conserva, per evitare problemi di salute anche molto importanti.

Oltre a quelli che vi abbiamo già illustrato, infatti, si possono aggiungere anche debolezza muscolare, problemi respiratori e difficoltà nella deglutizione, non che disturbi di stampo cognitivo.