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Italia

Alla scoperta dei luoghi dei Promessi Sposi

Chi non conosce il celebre romanzo scritto da Alessandro Manzoni ed intitolato “I Promessi Sposi”? Se siete appassionate delle vicende narrate e della storia d’amore tra Renzo e Lucia, questo è l’articolo giusto per voi. Oggi vi porteremo a Lecco, alla scoperta dei luoghi dei Promessi Sposi. Se siete curiosi, non vi resta che continuare la lettura.

La casa della protagonista Lucia

La tradizione identifica due diverse abitazioni di Lecco come “la casa di Lucia dei Promessi Sposi”. In entrambi i casi sono umili dimore a due piani con ballatoio, scale in legno e cortile. Nello specifico l’abitazione di Olate è privata e non si può visitare all’interno, ma solo all’esterno. Quella di Acquate invece è quella solitamente presa d’assalto dai turisti. Si tratta di un’osteria dove è possibile consumare pasti, ma non solo visitare.

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A circa due minuti a piedi dalla Casa di Lucia di Olate c’è la famosa Chiesa di Don Abbondio.

La Chiesa di Don Abbondio: luoghi dei Promessi Sposi

Don Abbondio è il prete (il curato) che avrebbe dovuto sposare i due innamorati Renzo e Lucia, ma dopo minacce da parte dei bravi del signorotto locale, Don Rodrigo, decide di rinunciare perché in preda alla paura.

Anche in questa circostanza la tradizione identifica due possibilità per la chiesa che ispirò Alessandro Manzoni. Nel primo caso si tratta della Chiesa Santi Martiri Vitale e Valeria. La seconda opzione è invece la Chiesa di San Giorgio Martire che si trova ad Acquate. Nei secoli passati era ritenuta la chiesa più importante di Lecco. 

Il palazzo del signorotto Don Rodrigo

La dimora di Don Rodrigo, potente signorotto locale invaghito di Lucia, viene identificata con il palazzo che si trova sulla sommità dello Zucco. Al tempo di Manzoni questo palazzo era di proprietà della famiglia antagonista dei Manzoni, ovvero gli Arrigoni di Introbio. 

Rispetto al passato, ci sono stati delle modifiche architettoniche che hanno reso la dimora più bassa e più larga. Purtroppo non è visitabile.

Convento di Fra Cristoforo

Il Convento di cui parla Manzoni nel suo romanzo e dove viveva Fra Cristoforo, figura positiva del clero che si oppone a Don Rodrigo e aiuta i due giovani innamorati a fuggire, viene identificato con il Convento dei cappuccini nel rione di Pescarenico. Dell’antico convento, dopo la soppressione dell’ordine dei cappuccini voluta nel 1810 da Napoleone, resta ben poco.

Castello dell’Innominato: luoghi dei Promessi Sposi

Veniamo ad una delle location più celebri del romanzo: il Castello dell’Innominato. Si pensi si tratti del Castello a Vercurago, a Somasca. La fortezza era di proprietà della famiglia Visconti e si ritiene che Manzoni si sia ispirato proprio a Bernardino Visconti per il celebre personaggio dell’Innominato.

Casa del sarto

La conversione dell’Innominato avviene dopo il colloquio con il Cardinal Borromeo. Lucia viene liberata e trova rifugio nella casa del sarto dove incontra nuovamente la madre Agnese. L’abitazione che ha ispirato il Manzoni è privata e non è visitabile.

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Casa di Agnese

La casa della madre di Lucia, Agnese, non conserva l’aspetto originario e non è visitabile. 

Chiesa di Don Borromeo

Per questa figura Manzoni si ispirò a don Serafino di Chiuso. Adiacente alla chiesa c’è anche un museo oggi. 

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.