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Italia

Storia e leggenda di Castello Pandone di Venafro

Venafro è un piccolo paese confinante con la Campania e il Lazio, se vi trovate sul posto di certo non potete non visitare il Castello Pandone, uno dei 20 castelli più belli in Italia.

Il capostipite della famiglia Pandone, Francesco, nel 1443 ottenne da Alfonso d’Aragona il castello come segno di riconoscimento per via delle sue imprese militari affrontate per difendere il Regno di Napoli. Lui sul lato meridionale fece costruire una braga merlata con aperture circolari per i cannoni.

Il castello fu ereditato da Scipione e poi da Carlo, quest’ultimo nominò come suo erede il figlio quando si ammalò ne 1498, lui lo fece diventare un palazzo signorile alquanto elegante con le modifiche che fece fare al castello.

Enrico, il figlio di Ippolita d’Aragona, aveva un’immensa passione per i cavalli, li ha infatti immortalati sul piano nobile del castello, i ritratti sono circa 25. Sono stati disegnati con la tecnica dell’affresco su intonaco a rilievo, a grandezza naturale. Negli anni il castello ha subito delle modifiche, di quei particolari ritratti oggi ne sono rimasti solo nove, sotto ad ognuno di loro un’iscrizione indica l’età, la razza e la data degli affreschi, fatti dal 1521 al 1527.

Venafro Castello Pandone – wineandfoodtour.it

Cosa è possibile ammirare all’interno del Castello Pandone di Venafro

All’interno del castello potete ammirare la sala dei cavalli da guerra e quella dei cavalli da passeggio, la sala del teatro, la torre longobarda e uno splendido salone dove si svolgevano banchetti e feste.

Salendo al secondo piano ci sono le le sale del Museo, all’interno di esse oltre a tele molisane e sculture ci sono anche tele che provengono dal Palazzo Reale di Caserta, dal Museo di Capodimonte e da Palazzo Barberini.

Una delle più preziose opere di Venafro si trova nel primo salone del museo, il Polittico della Bottega di Nottingham, che raffigura la passione di Cristo. Scolpito nell’alabastro distingue i buoni dai cattivi, i primi col viso chiaro mentre i secondi col viso nero. Salendo le scale si possono anche ammirare opere venafrane con simbolo religioso di noti artisti come Andrea Viso, Simone Papa e altri ancora.

L’Oro di Napoli e altre sale del Castello Pandone di Venafro

Continuando la vista potete ammirare la sala dei bozzetti di Oratino e la sala dei Caravaggeschi, in quest’ultima tante sono le bellissime tele di Francesco Cozza, Francesco De Rosa e Adrea Vaccaro. Un’atra sala è nota come ‘Oro di Napoli‘, in queste sono esposte le opere di due famosi artisti, Luca Giordano e Francesco Solimena.

vista dal Castello Pandone di Venafro – wineandfoodtour.it

Potete poi ammirare quadri che fanno riferimenti al Neoclassicismo, paesaggi settecenteschi, quadri con Natura morta, disegni, fotografie e xilografie. Finito il vostro percorso entrerete in una sala piccola dove potete ammirare una foto scattata da un famoso fotografo di guerra, Robert Capa. Lo scatto ritrae una donna durante la Seconda Guerra Mondiale che si trova vicina al Castello Pandone.

All’interno delle sale del Castello Pandone di Venafro sono tante altre le opere che potrete ammirare, di sicuro visitando ogni stanza con attenzione resterete incantati.

Se vi trovate a Venafro in visita al castello potete pensare di fare un giro anche a Isernia ricca di altri siti culturali e ottime prelibatezze culinarie da non perdere.