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Storia del Manicomio di San Servolo

Venezia è una città che non smette mai di stupire e incantare con le sue meraviglie. Probabilmente dei tanti luoghi suggestivi di questa magica città c’è uno di cui non avete mai sentito parlare e di cui non conoscete neppure l’esistenza: l’isola di San Servolo.

San Servolo Venezia 1

Cosa ha di tanto speciale questa isoletta così vicina al centro storico di Venezia? Il Museo del Manicomio di San Servolo! Scopriamo insieme la storia di questo luogo e i suoi segreti. Siete curiosi? Non vi resta che continuare la lettura.

Da monastero a manicomio: la storia di San Servolo

Un luogo sacro che diventa un luogo di insanità mentale: incredibile vero? Andiamo con ordine nel raccontare la storia dell’isola di San Servolo e del suo attuale Museo del Manicomio. In origine l’isola era la sede di un monastero benedettino molto rinomato e prestigioso. La vita monastica sull’isola proseguì dal 819 serena sino al 1615, anno in cui a causa del degrado del monastero le monache furono costrette ad abbandonarlo e a trasferirsi a Venezia centro.

Manicomio di San Servolo 1

Nel 1630 l’isola divenne ricovero per gli appestati. Dal 1715 divenne un ospedale militare e nel 1725 venne ricoverato il primo paziente malato di mente. Inizialmente era destinato ad ospitare solo membri dei ceti nobili della Serenissima, ma dall’’editto di Napoleone del 1797 ospitò i malati di mente provenienti da ogni ceto sociale. Anche sotto il governo sabaudo e austriaco il manicomio continuò incessante la sua attività. Solo nel 1978 venne chiuso e venne intrapreso un percorso di riqualificazione dell’immobile per farlo diventare oggetto di studio. Dal 2006 è visitabile il Museo del Manicomio, allestito in un’ala del vecchio ospedale psichiatrico un tempo convento. 

Venezia insolita: il Museo del Manicomio

Per chi è amante dei luoghi insoliti da visitare consigliamo senza dubbio un giro al Museo del Manicomio di San Servolo, un vero e proprio viaggio nei meandri della follia umana e della cura della pazzia. Tre secoli di esperienza sui malati mentali raccontati in una mostra permanente in un’ala dell’antico monastero poi divenuto manicomio. Pochi sanno che l’uomo che decretò la chiusura definitiva dei manicomi Italia con la legge Basaglia del 1974 era originario proprio di Venezia.

Nelle mura di questo manicomio fu sperimentata per la prima volta al mondo la musicoterapia per curare la pazzia umana.

Attraverso reperti scientifici come elettroshock o camicia di forza o catene e blocca caviglie, pannelli illustrativi, ma anche la farmacia, la biblioteca e la sala anatomica, è possibile ricostruire il filo dell’emarginazione e della disumanità a cui erano sottoposti i pazienti dell’ospedale psichiatrico.

San Servolo Venezia Museo del Manicomio 1

E’ possibile visitare il Manicomio di San Servolo solo due volte al giorno – alle 10:45 e alle 14:00- dal lunedì al giovedì. Perché visitare questo museo? Perché si tratta di un luogo davvero inquietante e malinconico nonché unico nel suo genere in Italia, un vero e proprio viaggio nel dolore e nella ricerca affannosa di una cura per la pazzia umana passando anche per metodi crudeli e barbari come l’elettroshock, le docce per l’idroterapia, le catene per mani e piedi, la camicia di forza e la lobotomia. Ricordare per non dimenticare gli orrori subiti dai veneziani colpevoli solo di essere malati di mente.

Silvia Terracciano

Content Writer Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.