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San Carlone di Arona: il monumento che ispirò la statua della libertà

Sapevi che ad ispirare la Statua della Libertà è stato il San Carlone di Arona? Scopriamo tutta la storia che riguarda questo monumento!

E’ davvero incredibile come una statua di 23,40 metri abbia potuto ispirare quella che è in assoluto uno dei colossi nel mondo, ovvero la Statua della Libertà che si trova al porto di New York. Arona è un borgo che si affaccia sul Lago di Como, sulla sponda piemontese, dalla quale si gode una vista magnifica sul lago, una delle più belle in assoluto di questo luogo. 

Il borgo è però noto anche per la presenza di questa statua, ovvero di San Carlone, realizzata intorno alla fine del XVII secolo. All’epoca era considerata una statua enorme, e con i suoi quasi 24 metri era veramente la più alta del mondo. 

Quando però venne realizzata la Statua della Libertà, alta 46 metri, ovviamente la statua di San Carlone venne poco considerata, ma rimane pur sempre un simbolo visto che Frédéric-Auguste Bartholdi soggiornò proprio ad Arona per approfondire lo studio su di essa. Scopriamo tutto sulla statua di San Carlone di Arona, alias la statua di san Carlo Borromeo!

San Carlone di Arona – wineandfoodtour.it

Chi era San Carlo Borromeo di Arona

La statua di san Carlo Borromeo ad Arona, meglio nota come la statua di San Carlone, è realizzata in rame ed ha un’altezza di 23, 40 metri. La sua altezza diventa ancora più imponente grazie al basamento in granitico che è alto 11,70 metri. 

Con questa statua venne reso omaggio a Carlo Borromeo, nato nella rocca di Arona nel 1538, che aveva papa Pio VI come zio. Chiamato a Roma ad appena 22 anni, venne presto nominato cardinale e venne consacrato arcivescovo di Milano nel 1563.

Carlo Borromeo diede prova di essere giusto e generoso, fermo e incrollabile, e fu anche un grande riformatore del Concilio di Trento. Fece realizzare oratori per i giovani, case per accogliere gli anziani, seminari per ospitare il clero e anche ospedali per i malati. 

Morì ad appena 46 anni, consumato dalla febbre e dalla fatica, ma è da sempre stato venerato come uno dei santi lombardi più importanti e anche uno dei vescovi più grandi della storia.

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Il Colosso in omaggio a Carlo Borromeo

Per rendere omaggio al grande Carlo Borromeo, il padre oblato Marco Aurelio Grattarola volle costruire un’opera ciclopica, una statua di proporzioni enormi. La statua venne realizzata da Bernardo Falconi e Siro Zanelli su un progetto ideato da Giovanni Battista Crespi nel 1614.

Denominata il Cerano, la statua raffigura il santo con la testa scoperta, ha la destra benedicente e sulla sinistra tiene il codice delle costituzioni sinodali. L’idea venne supportata dal cugino di san Carlo, il cardinale Federico Borromeo, che gli succedette alla  guida della diocesi di sant’Ambrogio.

Iniziati nel 1630, i lavori vennero ultimati intorno al 1697, ma invece di essere in marmo, la statua era stata rivestita di lastre di rame, mentre all’interno del colosso è presente una colonna di blocchi di pietra. Il costo fu enorme e si parla che all’epoca vennero spesi  un milione e 200mila lire milanesi per la realizzazione della statua. 

Dimensioni della statua di San Carlone

Per comprendere meglio le dimensioni della statua di San Carlo Borromeo ad Arona, basta sapere che la mano è larga 1,45 metri, l’indice è lungo 1,95 metri e  il breviario ha un’altezza di 4,20 metri. Restaurato nel 1975, per accedere nel colosso vi sono due scale in ferro, una a chiocciola e una a pioli, entrambe strette e ripide.

Tramite le scale si entra nella statua rivestita in bronzo e si arriva alla  testa, dopo ci entrano al massimo sei persone. Dalla cima si può guardare il magnifico panorama sul lago e vedere le sue meraviglie tramite i fori delle orecchie e degli occhi. Come abbiamo visto, la statua di san Carlone è un’opera colossale, seconda come altezza a quella della Libertà di New York!

 

Giusy Pirosa

Sicula doc anche se nata a Berlino, blogger affermata, estremamente curiosa, appassionata sin da ragazzina di scrittura e tecnologia, praticamente il suo pane quotidiano. Equilibrio sopra ogni cosa, senza pregiudizi e non teme i giudizi altrui, in grado di portare a termine importanti affari.