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Salsa cocktail: scopriamo la sua storia che arriva da un premio Nobel

Anche se può sembrare un semplice mix di ketchup e maionese, la salsa cocktail ha conquistato il cuore di molti amanti del cibo. L’inventore della salsa rosa, il chimico Luis Federico Leloir, vinse il Premio Nobel per la chimica nel 1970: la salsa rosa, da allora, è simbolo dell’Argentina, suo Paese d’origine. È famosa la sua frase: “Se avessi brevettato questa salsa, oggi avremmo molti più soldi per la ricerca”.

La storia e qualche curiosità sulla salsa cocktail, inventata dal premio Nobel Louis Federico Leroir.

Salsa cocktail, un condimento versatile

La salsa cocktail è stata inventata per accompagnare i gamberetti, ma anche le gettonate patatine fritte. Inoltre, in Argentina, è spesso utilizzata per insaporire i piatti di carne, in particolare la bistecca.

salsa cocktail e gamberetti – wineandfoodtour.it

I sudamericani, inoltre, usano la salsa cocktail anche sulle verdure: ciò indica che tale condimento è molto versatile e capace di far realizzare dei piatti stravaganti, anche semplicemente partendo da ingredienti base che abbiamo in dispensa.

L’invenzione della salsa cocktail, come vi anticipavamo, è attribuita a un giovane studente di medicina, di nome Lucas Federico Leloir, il quale trascorreva la sua estate di metà anni ’20, rilassandosi sulla spiaggia di Mar del Plata, una località turistica a circa quattro ore e mezza a sud di Buenos Aires.

La storia della “salsa golf”

Il giovane Leloir e i suoi amici pranzavano regolarmente con gamberi locali al Golf Club Mar del Plata.

Annoiato dalla semplice maionese che veniva servita giorno dopo giorno, Leloir chiese al cameriere di portargli in tavola ogni salsa e condimento presente in cucina, in modo da poter sperimentare e trovare un accompagnamento migliore per i suoi frutti di mare.

Mischiando tutti gli ingredienti a disposizione, Leloir arrivò a creare un mix di maionese e ketchup – in parti uguali – arricchiti con qualche goccia di Tabasco e una spruzzata di brandy.

Per onorare il luogo in cui il loro compagno aveva reso i loro pranzi più speciali, gli amici di Leloir battezzarono la miscela “salsa golf”, oggi chiamata salsa cocktail.

Divenne così popolare che i principali marchi internazionali, tra cui Hellmann’s, iniziarono a commercializzare le proprie versioni premiscelate.

salsa cocktail Nobel – wineandfoodtour.it

La salsa cocktail (o golf)  differisce dalla salsa cocktail nordamericana, in quanto – nella stessa – è  sempre presente la maionese che le conferisce la sua consistenza cremosa.

Negli Stati Uniti, la salsa cocktail è – solitamente – una salsa dolce a base di ketchup o peperoncino arricchita con succo di limone (che la rende un po’ acida) e rafano. In Europa, America centrale e meridionale o in Australia, tuttavia, spesso i gamberetti sono accompagnati da una salsa più simile alla salsa “golf”.

L’inventore della salsa golf, cocktail o rosa, come preferiamo chiamarla, intraprese gli studi di medicina e, diventando ricercatore, ottenne, nel 1970, il premio Nobel per la chimica.

L’uomo, infatti, si impegnò in importanti studi sugli alimenti, nei qual analizzò il rapporto che intercorre tra cibo e salute, focalizzando, infine, la sua attenzione anche sulle intolleranze alimentari.

Le varie versioni di questo condimento nel mondo

Nel Regno Unito, la salsa cocktail non è realizzata esclusivamente con l’utilizzo di ketchup e maionese: questo prodotto, infatti, prende il nome della sua inventrice, Fanny Cradock che, in territorio anglosassone, è considerata l’ideatrice del cocktail di gamberi.

In Italia, invece, la salsa cocktail è preparata con salsa di pomodoro o ketchup, maionese, senape, cognac e/o salsa Worcestershire, ingredienti ai quali si aggiunge anche la panna montata o, in alternativa, lo yogurt.

Una ricetta simile la ritroviamo anche in Belgio, dove, però, sia la panna che lo yogurt sono eliminati e, al posto del cognac, è utilizzato il whisky.

storia della salsa cocktail Nobel – wineandfoodtour.it

In Francia, invece, hanno creato un mix della ricetta belga e di quella italiana: nella versione francese, dunque, può utilizzare, senza distinzioni, sia il whisky che il cognac.

In Spagna, viene tenuta in considerazione la ricetta italiana, alla quale si aggiungono altri ingredienti, qua il succo di limone e succo d’arancia. I brandy iberici, infine, sostituiscono il cognac.

Facendo un salto nei Paesi che si trovano nell’Oceano Atlantico, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, la salsa rosa è preparata senza l’utilizzo della maionese, in quanto è previsto l’uso di salsa piccante, salsa al cren, Walchester, tabasco, cipolla grattugiata e succo di limone.

Silvia Terracciano

Content Writer Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.