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Per quale ragione la forchetta ha 4 punte? Il motivo reale è proprio questo

Al giorno d’oggi mangiare con una forchetta che abbia 4 punte è abbastanza scontato, ma vi siete mai chiesti il perché delle 4 punte? In realtà dietro c’è una storia abbastanza recente, scopriamola insieme. 

Le posate

Quando dobbiamo preparare la tavola, la prima cosa che facciamo è pensare: cosa dobbiamo mangiare? E di conseguenza prepariamo le posate che accompagneranno il nostro piatto. Che sia cucchiaio, coltello o forchetta, pensare di sedersi a tavola senza la presenza delle posate è ormai fuori dall’immaginario comune. E se vi dicessi che è un invenzione abbastanza recente?

Posate-wineandfoodtour.it

Fino a qualche centinaio d’anni fa le posate sulle tavole non erano minimamente contemplate, il cibo era più o meno tutto un finger food, e si portava direttamente alla bocca con le mani. Nel momento in cui vennero inventate le prime posate, il cucchiaio era l’utensile più usato sulla tavola. Questo infatti permetteva di mangiare facilmente minestre, piatti a base di pasta o verdure. La forchetta allora esistente però non era come quella che conosciamo oggi, bensì era un tridente. Questo rendeva difficile l’avvolgere degli spaghetti, e fu proprio questa difficoltà a dar vita alla forchetta a 4 punte che conosciamo oggi. Ma scopriamo nel dettaglio la storia.

La forchetta a 4 punte

Come detto in precedenza, l’uso delle posate è un invenzione non molto lontana. Fino a 400/500 anni fa, quando queste iniziarono a comparire sulle tavole, non sempre erano utilizzate o ben viste. Il coltello era utilizzato solo se presenti tagli di carne sulla tavola, ma non era difficile trovare chi preferisse “stracciarla” con le mani.

Lo stesso valeva per il cucchiaio, utilizzato solo ed esclusivamente in caso di piatti brodosi o zuppe, ma anche in questo caso trovare chi preferisse portare il piatto direttamente alla bocca era comune. Si preferiva portare il cubo direttamente alla bocca con le mani, perché non si apprezzava il sapore metallico che queste rilasciavano.

Forchetta tridente-wineandfoodtour.it

Abbiamo parlato di cucchiaio e coltello, ma la forchetta? Questa come accennato, appariva come un tridente, almeno fino al 1700. Verso la fine di quest’epoca il primo governante del Regno di Napoli, Ferdinando I Borbone, fece cambiare le cose. Il governante era un grande appassionato di pasta, alimento che veniva spesso mangiato con le mani. Tuttavia in occasioni speciali come quelle che vedevano la presenza di ospiti importanti a corte, l’uso delle posate era fortemente consigliato. Quindi mentre tra la gente comune usare le mani rimaneva più pratico e facile, a corte il re doveva per forza adeguarsi.

Forchetta a 4 punte-wineandfoodtour.it

Fu così che l’amante della pasta Ferdinando Borbone I, decise di far perfezionare la forchetta. Con il tridente infatti, attorcigliare formati di pasta lunga era al quanto difficile e improponibile. Nel 1770 quindi affidò questo compito ad un ciambellano di corte, Gennaro Spadaccini. Venne aggiunto alla forchetta la quarta punta, questo rendeva l’attorcigliare la pasta, più facile. Vista l’utilità della forchetta così realizzata, questa si diffuse in tutta Italia e successivamente anche nel mondo, fino a divenire indispensabile per tutti oggi.

Curiosità

La forchetta a tridente non è del tutto scomparsa dalle tavole oggi. Esistono infatti forchette a 3 rabbi, ma di dimensioni più piccole di quelle tradizionali. Queste posate sono ideate per dessert e frutta. Non è difficile però trovarle come accompagnamento per formaggi e crostacei da cocktail, questo perché la punta centrale è solitamente più affilata e quindi ideale per tagliare meglio, dolci come le crostate o anche i formaggi stagionati, o afferrare meglio la frutta.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.