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Miele bianco, un prodotto d’élite delle api

Che cos’è il miele bianco, un prodotto elitario derivato dal minuzioso lavoro delle api: il motivo per cui perché spesso appare cremoso. 

Il miele bianco è un prodotto d’élite delle api anche se non funge da variante rara, in quanto è disponibile, nei fatti, in diverse tipologie, ognuna delle quali ha caratteristiche specifiche. non rappresenta una singola varietà rara, ma prevede, infatti, l’esistenza di diverse tipologie, ciascuna con caratteristiche uniche di colore e consistenza.

Cos’è il miele bianco

Il colore insolito del miele bianco, che oscilla dal bianco latte all’avorio, suscita – da diverso tempo – molta curiosità, soprattutto sui social, dove è diventato alquanto virale, proprio grazie alla tonalità lattiginosa che lo caratterizza e alla consistenza cremosa.

Quest’ultima, d’altronde, è il risultato di una veloce cristallizzazione e di un processo di lavorazione che ne ammorbidisce la texture, rendendolo, alla vista, più invitante per i consumatori.

Vasetto di miele bianco [Credit: mustafakebab.ru] (wineandfoodtour.it)

Il termine “miele bianco” – al contrario di quanto si possa pensare – non indica una variante specifica: in realtà, esistono tante varianti di tale prodotto, come sottolinea Alessandra Giovannini, vicepresidente dell’associazione Ambasciatori dei mieli.

In Italia, si contano almeno 10 tipi diversi, tra cui il miele di sulla, di agrumi, di rosmarino, di rododendro, di tiglio e d’acacia. Da considerare, inoltre, anche le varianti internazionali, come il miele bianco del Tigrai in Etiopia e quello del Kirghizistan.

Perché il miele bianco è così cremoso?

La cremosità di molti mieli bianchi è dovuta al processo di cristallizzazione del glucosio, che passa da uno stato liquido a uno solido.

Gli apicoltori possono intervenire sul processo per dare al prodotto una consistenza più cremosa (wineandfoodtour.it)

Tale trasformazione porta il miele a diventare più chiaro, duro e granuloso. Gli apicoltori possono intervenire su tale processo per rendere il prodotto cremoso, al fine di migliorarne l’aspetto, senza, però, alterarne le proprietà organolettiche.

Come spiega Giovannini, si può rompere la massa cristallizzata in modo meccanico o, in alternativa, utilizzare macchine che muovono continuamente il miele, per ottenere cristalli meno coesi e una consistenza morbida e spumosa.

Come è impiegato in cucina

I sapori ed i profumi del miele bianco dipendono dal tipo di nettare da cui proviene. Per esempio, il miele di rosmarino è caratterizzato da un aroma floreale, mentre quello di sulla ha un sapore lattico e delicato.

Tale varietà cremosa è particolarmente versatile in cucina, in quanto si amalgama facilmente: inoltre, può essere utilizzata anche come topping, senza riscaldarlo, in modo da non alterare le vitamine e gli enzimi che contiene. Si può montare il miele, in casa, in modo da enfatizzarne il colore e la consistenza: in tal modo, lo si rende anche più voluminoso e spumoso.

Fonte immagine in evidenza – Featured image: alwaysbeeloved.com