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Bevande

Liquore al finocchietto selvatico: ricetta originale della prelibatezza sarda

Il finocchietto selvatico è una base eccellente per molte preparazioni, ma in particolar modo per la preparazione del liquore al finocchietto selvatico. La suo origine è sarda ed è proprio da questa terra che arriva la ricetta per prepararlo. 

Il liquore al finocchietto selvatico

Per questa preparazione è molto importante tenere presente una cosa: dobbiamo utilizzare rigorosamente il finocchietto selvatico e non altro. Mi spiego meglio. In alcuni casi qualcuno ha pensato bene di sostituire il finocchietto con le cime del finocchio, queste hanno un sapore differente meno aromatico e quindi non daranno lo stesso risultato. Allo stesso modo, non possiamo pensare di utilizzare i semi, quelli che si trovano solitamente in commercio, perché il risultato sarà differente. Approfittiamo invece per farci una passeggiata nella natura così da raccogliere del bel finocchietto selvatico fresco da utilizzare.

Finocchietto selvatico-wineandfoodtour.it

Come riconoscerlo? In realtà è abbastanza facile da riconoscere. Parliamo di una pianta erbacea che può arrivare fino ai 2 metri di altezza. Le sue foglie sono dei piccoli fili che ricordano degli aghi, ma morbidi. In cima troviamo dei fiori che crescono ad ombrello e sono di colore giallo. Appartenendo alla stessa famiglia, l’aspetto della pianta è molto simile a quella del finocchio che troviamo solitamente in commercio, però alla parte superiore. Non troveremo quindi un gambo corposo, ma degli steli facilmente riconoscibili proprio dalle foglie. Una volta raccolto faremo bene ad utilizzare le piante subito senza aspettare. Otterremo in questo modo, un liquore dall‘aromaticità profonda. Vediamo quindi come procedere.

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Ricetta liquore al finocchietto selvatico

Portata liquori
Cucina sarda
Keyword liquore al finocchietto selvatico
Preparazione 30 minuti
Cottura 10 minuti
Tempo di riposo 15 days
Porzioni 2 bottiglie

Equipment

  • 1 contenitore a chiusura ermetica (di vetro o acciaio)
  • 1 colino
  • 1 pentola
  • 2 bottiglie di vetro

Ingredienti

  • 1 lt alcol per liquori
  • 1 lt acqua
  • 500 gr zucchero
  • 70 gr finocchietto selvatico

Istruzioni

  • Per cominciare laviamo bene i gambi di finocchietto che abbiamo raccolto o acquistato.
  • Asciughiamoli bene ed assicuriamoci di aver eliminato ogni impurità.
  • A questo punto inseriamo il finocchietto in un contenitore ermetico (può essere anche una bottiglia o un barattolo di vetro).
  • Ricopriamo con l'alcol e chiudiamo.
  • Lasciamo a riposo per 15/20 giorni.
  • Riponiamo in un luogo buio e fresco.
  • Passati i giorni, i gambi saranno rinsecchiti e l'alcol divenuto verde.
  • Filtriamo il tutto ottenendo solo l'alcol aromatizzato.
  • Mettiamo da parte e prepariamo lo sciroppo.
  • In un pentolino versiamo acqua e zucchero e scaldiamo fino a che non sarà completamente sciolto lo zucchero.
  • Spegniamo il fuoco e versiamo l'alcol all'interno.
  • Mescoliamo bene.
  • Quando è ancora caldo versiamo il nostro liquore nelle bottiglie.
  • Chiudiamo e lasciamo a riposo almeno per un altra settimana per avere un sapore migliore.
  • Dopodiché conserviamolo in freezer e serviamolo ben freddo.
  • Buona degustazione.

Note

Il liquore se chiuso nella sua bottiglia originale, può essere conservato anche un anno in dispensa.

Accompagnamenti

Il liquore al finocchietto selvatico ha un sapore molto delicato ed essenzialmente è nato come digestivo. Proprio per questo motivo la sua ubicazione perfetta è quella del fine pasto. Possiamo ad esempio servirlo insieme ad un piatto di formaggi e si sposerà perfettamente con essi, esaltandone l’aromaticità. Volendo possiamo creare un vero e proprio “dessert” con questo liquore. Ci basterà unire un bicchierino di liquore ad un bicchiere di sorbetto al limone. Sarà un digestivo perfetto soprattutto per un fine pasto a base di pesce.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.