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Lattuga da taglio come coltivarla in balcone

Ortolani di tutt’Italia unitevi! come? molto presto ve lo spiego subito, mentre io sto continuando con il “che cosa far crescere in giardino”, con una verdura molto facile da coltivare che è in grado di mantenere il raccolto tutto l’anno e anche adatto per la coltivazione in vaso: coltivare l’insalata. Tra le specie che portano il nome  latino di nome Lactuca sativa , appartengono alla famiglia delle Asteraceae.

È una pianta biennale, ma se non vuoi produrre i semi, puoi coltivarla  ogni anno. A differenza delle altre , le varietà conosciute  di solito non formano la testa e sono quindi tagliate due o tre volte perché si rigenerano.

Tra le varietà più comuni Cito: Foglio della quercia, lama diritta, bionda riccia, serpente rosso, Gentilina, Riccia Biondi, Rossi Ricci, Catalano, Rosso Insalatiera, Riccia Rosso d’America,  e sempre la più apprezzata Misticanza di lattuga. Ecco alcuni riferimenti culturali e le differenze con le principali varietà.

 

 

 

Ciclo produttivo

La lattuga da taglio occupa il terreno dai 50 agli 80 giorni ma, a differenza delle varietà da cespo, se la si coltiva sotto protezione e con le dovute accortezze la sua durata può superare i 7 mesi; la produzione media per metro quadro coltivato è di 1-1,5 kg.

Clima

La lattuga da taglio si adatta bene a diversi tipi di clima e resiste anche a -2, -3° C; in genere non ama il caldo elevato, la temperatura ideale per la sua crescita oscilla tra i 15 e i 18° C.

Terreno

Negli orti familiari la si vede crescere bene un po’ in tutti i tipi di terreno anche se quello ideale è soffice e ricco di sostanza organica ben decomposta; in ogni caso è importantissimo che il terreno si presenti senza ristagni di acqua. Il pH oscilla tra i valori 6 e 7. In vaso (alto minimo 12-15 cm) si usa mescolare terriccio universale con la comune terra da orto ma con l’aggiunta di un po’ di sabbia che assicuri un buon drenaggio.

Semina e trapianto

Anche se di solito viene effettuata  “a spaglio” il consiglio è quello di seminare a righe, tecnica che facilita e di molto le successive lavorazioni. Nelle zone d’Italia più fredde si semina all’aperto dalla primavera ai primi giorni dell’autunno sfruttando magari i tunnel mentre nelle zone calde si inverte il periodo, che va dalla fine dell’estate all’inizio della primavera. La lattuga da taglio è inoltre una coltura che riesce egregiamente in coltura protetta e le basta un piccolo tunnel per crescere bene: in questo caso è importante però areare quando le temperature salgono.

Optando per la semina a righe queste vanno distanziate una decina di cm l’una (meno della semina delle varietà da cespo) dall’altra adoperando 5 o 6 gr di seme per metro quadro che vanno interrati per pochissimo, 2 o al massimo 3 mm. La germinazione avviene intorno ai 14-16° C mentre temperature troppo elevate tendono a bloccare il processo, processo che rimane viceversa attivo fino a 2° C. Se tutto va per il meglio le piantine non tardano a nascere e spuntano nel giro di 5-10 giorni.

Per le semine tardive può essere utile stendere sulla coltura un velo di tessuto non tessuto allo scopo di proteggerla. È opportuno seminare a scalare, cioè 2 o 3 volte distanziate da un paio di settimane, facendolo magari con più varietà per ottenere prodotti diversi.

Concimazione

La lattuga da taglio non ha bisogno di concimazioni particolari e anzi coltivarla in terreni ricchi di azoto può essere pericoloso perché le piante tendono ad accumulare nelle foglie i nitrati, sostanze che possono essere pericolose per la nostra salute. Molto meglio coltivare questo ortaggio in aiole che hanno precedentemente ospitato ortaggi ben concimati come pomodori, melanzane, peperoni, zucchine ed altro o, all’occorrenza, senza nessun intervento fertilizzante.

Acqua

Bagnare con poca acqua ma con buona frequenza cercando di tenere sempre umido il terreno piuttosto che interventi abbondanti ma distanziati: questo in sintesi il modo migliore per irrigare la lattuga da taglio, da farlo preferibilmente a scorrimento senza però optare per dei solchi ma tenendo smosso il terreno tra le file.

Il metodo “a pioggia” può essere adottato fino alla germinazione poi però è sconsigliato: schiaccia le foglie e le gocce che rimangono sulle foglie col sole diretto le possono bruciare. Proprio per questo, e in ogni caso, è consigliato bagnare la sera. Fondamentale però è non eccedere con le dosi di acqua e coltivare in un terreno ben drenante. Per la coltura in vaso è importante che l’acqua in eccesso non rimanga nel contenitore e a tale scopo è fondamentale piazzare argilla espansa o altro materiale drenante nel fondo del vaso.

Lavorazioni

La lattuga da taglio, come la “sorella” da cespo, non ha bisogno di particolari cure, a parte sarchiature e scerbature frequenti. Le prime si rendono necessarie perché le ripetute piogge e annaffiature tendono a far formare la crosta superficiale, crosta che va rimossa anche per effettuare una buona irrigazione; le seconde invece sono fondamentali perché è molto importante perché le piantine potrebbero risentire della competizione delle invadenti erbacce infestanti, oltre a rendere problematico, mischiandosi, il taglio delle foglie.

 

Parassiti e malattie

Anche per questo aspetto la lattuga da taglio non presenta particolari problemi se si escludono i marciumi dovuti all’eccesso di acqua e allo scarso drenaggio del terreno e le eventuali “visite” di lumache e limacce che comunque possono recare danni anche gravi.

Rotazione

La lattuga da taglio non segue sé stessa per almeno due anni nella stessa zona dell’orto né deve precedere o seguire altre specie della sua stessa famiglia (Composite o Asteracee) come le altre lattughe, la scarola, le cicorie, l’indivia riccia ecc.

Consociazione

La lattuga da taglio si consocia bene con cipolle, carote, ravanelli, piselli, fagioli, fagiolini e aglio. Da evitare invece, per i motivi legati all’accumulo di nitrati accennati sopra, la consociazione con ortaggi che necessitano di elevate concimazioni.

Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.