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Vino e Birra

Hyperdecanting: frullare il vino cosa vuol dire

Anche se siete abituati a ogni genere di stranezza enogastronomica proveniente da oltreoceano, questa di cui stiamo per raccontarvi oggi vi farà davvero storcere il naso. Stiamo parlando dell’hyperdecanting, ovvero della pratica di frullare il vino.

Sembra assurdo, ma è un’abitudine molto in voga in America. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo.

Frullare il vino per farlo decantare

L’idea “bizzarra” (secondo alcuni sommelier addirittura sarebbe “folle”) di frullare il vino è nata nella mente di un cuoco americano originario di Seattle: Nathan Myhrvold. Un tempo dipendente di Microsoft, Nathan un bel giorno ha deciso di abbandonare il mondo dell’elettronica per darsi a quello della cucina, la sua prima vera passione. 

frullare il vino- wineandfoodtour.it

Erano gli inizi degli anni 2000 quando Myhrvold pensò di frullare il vino. L’obiettivo era quello di migliorare i vini di fascia non buona, ma bassa. Il metodo dell’hyperdercanting consiste nell’esasperare il contatto vino aria attraverso l’utilizzo di un frullatore.

I puristi hanno subito gridato all’oltraggio, considerando la pratica di frullare il vino un’eresia, oltre che assolutamente controproducente.

L’hyperdecanting migliora il vino oppure no?

Alcuni esperti hanno deciso, pur non approvando la pratica bizzarra di frullare il vino, di sperimentare l’hyperdacanting per vedere se migliora oppure no il vino, ovvero se assolve lo scopo per cui è stato creato. 

Se volete testare anche voi questo metodo, basta prendere una bottiglia di vino rosso a vostra scelta. Il secondo step consiste nel prendere un calice da vino, un decanter e un frullatore. Si versa il vino rosso nei primi due recipienti (ossia il calice e il decanter) e si attende 10 minuti circa per vedere il risultato, ossia analizzare il vino dopo il contatto con l’aria. 

Successivamente si versa il vino nel frullatore e si frulla per 2 minuti circa, dopodiché si versa nel calice. 

Confrontando il vino nel calice, nel decanter e quello frullato che è stato versato in un secondo calice, si nota innanzitutto che il colore è rimasto invariato. Ma cosa è successo al gusto e all’odore?

Il vino nel decanter risulta più accentuato nella sua profumazione, ma al gusto resta invariato.

Il vino frullato invece risulta rovinato nella sua profumazione e accentuato nell’aspetto tannini.

Gli italiani contro la pratica di frullare il vino

Italiani e francesi si sono dichiarati fortemente contrari al metodo inventato da Nathan Myhrvold di frullare il vino. Preferiscono versalo nel calice ed attendere qualche minuto per farlo respirare e vedere i risultati a contatto con l’aria.

vino rosso- wineandfoodtour.it

Decantare un vino rosso è importante, ma è meglio non frullarlo bensì usare un decanter. Non occorre decantare vini rossi giovani e vini bianchi.

Se si tratta di un vino rosso di qualità scadente e non avete il decanter, potete frullarlo, ma senza avere grosse aspettative sul risultato. Del resto il vino per noi italiani è un mostro sacro e la sola idea di frullarlo urta già la nostra sensibilità, ma al contempo siamo aperti alle nuove idee e proposte provenienti da oltreoceano. E voi cosa aspettate a usare la tecnica del hyperdecanting? 

 

Marianna Somma

“So scrivere senza guardare la tastiera. Ma non so guardare la tastiera senza scrivere". Una storica dell'arte votata al copywriting. Svizzera nella precisione, partenopea nell'approccio positivo alla vita.