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Italia

Durante alcuni lavori di restauro, gli archeologi scoprono qualcosa che li lascia di stucco

Durante dei lavori di restauro, degli addetti ai lavori hanno trovato qualcosa di veramente prezioso. Ecco di cosa si tratta e dove verrà esposto.

Molte volte, i lavori di manutenzione di una strada possono rivelarsi una vera e propria sorpresa, in quanto le nostre città moderne, sorgono su vecchie strade di antiche civiltà.

Per questo motivo, spesso, quando un comune si accinge a svolgere lavori per migliorare la qualità di vita e l’estetica di una località si possono fare delle scoperte sorprendenti.

Restauro: ecco cosa è stato scoperto in una città italiana

Questo è quanto è accaduto durante i lavori di una rotatoria nei pressi di Colle Marcone, vicino a Chieti, promossi dal comune di Bucchianico.

Proprio per via della zona su cui erano cominciati a svolgersi i lavori, considerata di potenziale archeologico per la presenza di un tratturo, il comune aveva chiesto l’intervento di un archeologo durante tutto il periodo.

Sul posto, si era recata l’archeologa Maria Di Iorio che non si sarebbe mai aspettata di rimanere emozionata per una scoperta sensazionale.

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Durante gli scavi, è stata rinvenuta un’iscrizione funeraria di epoca medievale romana ed è stata successivamente trasferita a Sulmona in un deposito idoneo in attesa dell’arrivo dei fondi per il restauro.

La funzionaria esperta della Sovraintendenza, Anna Dionisio, aveva confermato il ritrovamento archeologico classificandolo come un cippo funerario in calcale locale, con un ritratto femminile sulla parte superiore e una scritta su quella inferiore.

L’oggetto, come dichiarato dall’archeologa sul posto, potrebbe risalire al II o III secolo a.C. e presenta solo la facciata frontale.

A chi appartiene il cippo e dove verrà collocato

L’ esperta, dichiara che il manufatto si trovava in una giacitura secondaria, vale a dire che era già stato trasportato da qualcuno in epoche passate, in un posto diverso da quello d’origine fino ad essere depositato dove è stato rinvenuto.

La scritta sottostante sembra appartenere a Maria Rufa, liberta di Gaius, e trattasi di una dedica da parte di sua figlia anche lei liberta.

I liberti, altri non erano che ex schiavi, resi liberi, che avevano mantenuto un rapporto affettivo con il loro ex padrone e potevano arrivare ad essere a volte anche più benestanti di loro.

Una volta finito il restauro, il cippo troverà un posto nel Comune di Bucchianico e sembra che si voglia creare un’area protetta nel chiostro comunale.

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Per la cittadina abruzzese si tratta di una scoperta sensazionale in quanto un pezzo di storia è tornato alla luce grazie ai lavori di manutenzione per la circolazione delle auto.

Una vera e propria scoperta archeologica che ha interessato tantissimi esperti che si sono proposti di osservare e restaurare il manufatto.

Nei prossimi giorni, il cippo verrà trasportato a Sulmona e verranno attivate tutte le procedure per raccogliere i fondi necessari al suo restauro per poi trovare una giusta collocazione.

Questo ritrovamento è soltanto uno di quelli che sono stati scoperti nel corso degli anni facendo lavori di manutenzione lungo le strade delle nostre città italiane.

Massimino de Febe

Mi chiamo Massimino de Febe e sono nato a Bari il 29.07.1987, Sono laureato in Beni enogastronomici e scienze dell'informazione editoriale pubblica e sociale con all'attivo una qualifica da aiuto regista. Appassionato di cinema e musica italiana si diletta come aspirante attore.