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Borghi medioevali dell’ Emilia Romagna

In Emilia Romagna, e più precisamente nel ducato di Parma e Piacenza,ci sono alcuni borghi medievali ideali per un week end tra arte e sapori.

Fontanellato (citta’ del buon vivere e della buona tavola)

Fontanellato è un comune di 6.624 abitanti della provincia di Parma. Fontanellato è stato insignito del riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e dei titoli di “Città d’Arte e Cultura” e di “Cittaslow – Città del buon vivere e della buona tavola”.
Il comune si trova in prossimità dell’autostrada A1 ed a pochi chilometri dalla via Emilia. Fontanellato si trova a venti chilometri circa da Parma in direzione di Piacenza, in piena pianura padana, nella Bassa parmense.

Troverete una grande mostra-mercato di libri che solo a sfogliarli fanno venire voglia di cucinare italiano e di mangiare internazionale. Scoprirete ricette antiche e moderne cuore delle classiche cucine regionali dello Stivale nazionale.

Vigoleno e il suo Castello incantato (vini, vedute, vivande)

In  questo paese non occorre la macchina del tempo per fare un tuffo nel passato;
a Vigoleno i secoli sono rimasti rinchiusi all’ interno di una severa cinta muraria che risale alla fine del XIV secolo.
Vivande incantate come i salami e le coppe, maturate in antiche cantine. Le colline che da Vigoleno vanno verso la Val d’Arda sono rinomate per l’uva da tavola ed i vini: siamo nella zona di produzione del Monterosso Val d’Arda, un bianco DOC ottenuto in buona parte da uve Malvasia, Moscato, Trebbiano e Ortrugo.
Da segnalare anche il raro “Vin Santo” di Vigoleno , un Doc di recente acquisizione.non occorre la macchina del tempo per fare un tuffo nel passato; a Vigoleno i secoli sono rimasti rinchiusi all’ interno di una severa cinta muraria che risale alla fine del XIV secolo.
Vivande incantate come i salami e le coppe, maturate in antiche cantine.

Castell’Arquato e la sua Rocca

Castell’Arquato (Castél Arquä in dialetto piacentino) è un comune italiano di 4.670 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.

Castell’Arquato offre numerose attrattive per il turista che intende visitare il bellissimo borgo. Gli appassionati di arte, gli amanti dell’archeologia, i cultori della storia non resteranno certamente delusi.
Non a caso Castell’Arquato é stato scelto come palcoscenico per un importante film come “Lady Hawke”, alcune trasmissioni televisive di rilevanza nazionale sono state girate a nel borgo.
Numerosi sono i monumenti in cui sono racchiusi degli autentici capolavori d’arte. La storia e la cultura si esprimono all’interno dei musei che potete trovare lungo le vie del borgo.
Castell’Arquato potete trovare anche momenti di autentico divertimento e relax nei numerosi locali del paese gustando i prelibati piatti della cucina tipica e sorseggiando i vini nelle cantine.

Bardi

Per arrivare in questo bellissimo borgo :Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscita Fornovo, il capoluogo dista 32 Km dal casello. Le stazioni F.S. più vicine sono Fornovo o Borgotaro poste lungo il tratto ferroviario Parma-La Spezia e sono comodamente servite con fermate di treni in partenza da Milano, Bologna, Genova, La Spezia, Livorno e Firenze.L’altitudine relativa al capoluogo è di mt. 625 s.l.m.
Gli abitanti sono circa 380

Brisighella

Brisighella è un antico borgo medievale e termale della Valle del Lamone, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, fra Firenze e Ravenna…

Lo caratterizzano tre pinnacoli rocciosi, i famosi tre colli, su cui poggiano la rocca manfrediana ( sec. XIV), il santuario del Monticino (secolo XVIII), la torre detta dell’Orologio (sec. XIX).

Le acque delle sue Terme e la tranquillità che regna nel borgo e nei dintorni ne fanno il luogo ideale per abbandonare ogni stress e dedicarsi alla cura di sé stessi.

Un mare di verde, sentieri e scalinate gessosi, antichi luoghi di culto, case poste in strade caratteristiche…. tutto a Brisighella crea un insieme di sensazioni e di esperienze uniche che suscitano ricordi ancestrali, lontani e vicini, di un mondo ormai scomparso da secoli.

E’ una terra ospitale, ricca di tradizioni, sapori, bellezze architettoniche e naturalistiche, insignita delle più prestigiose certificazioni (Borghi più Belli d’Italia, Cittaslow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano), a testimonianza delle sue eccellenze e della sua qualità di vita.

Verucchio

Verucchio  è un comune italiano di 10.017 abitanti della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna, situato a sud-ovest del capoluogo.

Posto in posizione strategica fra il mare e la collina (alta circa 300 m s.l.m.) a 18 km da Rimini, Verucchio sorge nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata. Il territorio comunale comprende anche un’exclave: la frazione di Pieve Corena, separata dal resto del comune dallo stato di San Marino e distante 12 km da Verucchio.

Monumenti e luoghi d’interesse

Architetture religiose

  • La Chiesa Collegiata di San Martino è stata costruita nel 1863 dal Tondini, architetto verucchiese di talento. Di pregio le opere all’interno, tra le quali due Crocifissi di legno del XIV, XV secolo, e una tela del pittore Francesco Nagli (1600 circa) raffigurante San Martino dona il mantello al povero.
  • Il Monastero di Santa Chiara
  • La Chiesa del Suffragio
  • La Pieve Romanica di Sant’Antonio è una delle costruzioni più antiche di Verucchio. Si pensa sia databile al 990 e si raggiunge prendendo la strada che dal Paese di Verucchio scende a valle fino alla frazione di Villa Verucchio.
  • Il Convento di San Francesco a Villa Verucchio, con al centro del chiostro un monumentale cipresso, la cui età è stimata attorno ai settecento anni, piantato secondo la tradizione da Francesco stesso.

Architetture civili e militari

  • La Rocca Malatestiana o “Rocca del Sasso” (data la sua posizione sullo sperone del monte che ospita l’abitato di Verucchio) è una delle più grandi e meglio conservate della Signoria. Costruita intorno al secolo XII, ha visto il sovrapporsi di successive e sempre più complesse opere di fortificazione ed ampliamento; è la parte più antica che desta maggior attenzione, il borgo medioevale ben conservato riporta all’atmosfera del tempo. La Rocca cade sotto il dominio dei Malatesta che la conservano per circa 300 anni e la fanno divenire il baluardo del loro regno ponendo a Verucchio un’attenzione degna di nota. Nel 1450 la Rocca subì un ulteriore ampliamento grazie a Sigismondo Malatesta. Di notevole interesse la visita alla Sala Grande, il maschio e le segrete. Particolare della rocca
  • La Rocca del Passarello con l’annessa porta costituisce il secondo nucleo fortificato di Verucchio. Può ben considerarsi la seconda rocca dei Malatesta, sulla quale però nel 1600 è stata costruito il Monastero delle Monache di Santa Chiara. Splendida la ricostruzione dell’antica porta dalla quale si entra in Verucchio costeggiando le mura dette di San Giorgio.
  • Rimasti intatti anche la Torre civica e gran parte delle mura con diversi bastioni difensivi.
  • Sulla piazza Malatesta, la principale del paese, si affaccia l’assai ben proporzionato palazzo Giungi, risalente al XVII / XVIII secolo, con il portale e le finestre caratterizzati dai tipici elementi architettonici dell’epoca.

Busseto la città di Verdi

Busseto  è una città dal 1533 e un comune italiano di 7.123 abitanti della provincia di Parma, in Emilia-Romagna, antica capitale dello Stato Pallavicino, celebre soprattutto per avere tra le sue frazioni quella di Roncole Verdi che ha dato i natali, nel 1813, al compositore Giuseppe Verdi e in cui visse lo scrittore e giornalista Giovannino Guareschi.

Monumenti e luoghi di interesse

Rocca Pallavicino

La rocca fu edificata ai tempi di Adalberto Pallavicino, capostipite della famiglia, nell’XI secolo circa; nella prima metà del duecento venne completamente riedificata da Oberto il Grande. La rocca era circondata da un fossato e un ponte levatoio la collegava alla piazza; nel tempo, però, essa è stata distrutta e ricostruita più volte e ha quindi perso il ponte levatoio e parte delle mura di cinta. Nel 1857 fu ricostruita quasi per intero, in stile neogotico, dall’architetto Pier Luigi Montecchini. Della rocca originale si è conservato il mastio, il torrione principale. Nel cortile dell’edificio è murata l’aquila imperiale in pietra dei Pallavicino. La rocca, al cui interno si trova il Teatro Verdi, è ora il palazzo municipale, sede del Comune di Busseto.

Piazza Giuseppe Verdi

La piazza intitolata al Maestro mantiene tutt’oggi l’assetto quattrocentesco a pianta rettangolare ed è dominata dal monumento bronzeo dello scultore Luigi Secchi, del 1913, raffigurante il “Cigno di Busseto” che veglia sul paese, quietamente seduto su di uno scranno. Dalla piazza è possibile ammirare importanti edifici tra cui la rocca Pallavicino, la chiesa collegiata, casa Barezzi e altre costruzioni dai caratteristici portici.

Palazzo Orlandi

Palazzo Orlandi è un edificio in stile neoclassico progettato dall’architetto Giuseppe Cavalli. Verdi acquistò il palazzo nel 1845 e lo elesse a propria abitazione dal 1849 al 1851, periodo in cui convisse con la cantante lirica Giuseppina Strepponi. Tale convivenza, occorsa prima del matrimonio tra i due, destò grande scandalo tra i bussetani tanto che la coppia, per sfuggire ai pettegolezzi, decise di trasferirsi nella vicina Sant’Agata. Durante la sua permanenza a Palazzo Orlandi Verdi compose Luisa Miller, Stiffelio e Rigoletto.

Altri luoghi di interesse

Dozza

Il Borgo Medievale di Dozza, uno dei cento “Borghi più Belli d’Italia”, si trova a sud di Bologna, a 6 km da Imola ed è posto sul crinale di una collina che domina la valle del fiume Sellustra e scende dolcemente verso la via Emilia.

Perchè visitarla

A Dozza, l’arte si fa paesaggio urbano ed arreda i muri delle case, le strade e le piazze, inondando di luce e stili diversi ogni angolo ed aprendosi a squarci di colori improvvisi. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui si possono ammirare oltre un centinaio di opere realizzate da nomi prestigiosi dell’arte contemporanea. All’interno della Rocca sono conservati gli affreschi e i bozzetti delle opere su muro esposti nel Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto.

Quando andarci e cosa vedere

Il periodo migliore per visitare Dozza è sicuramente da maggio a settembre, per unire l’occasione della visita al borgo con la partecipazione ad eventi come la “Festa del Vino” e la “Nuova Biennale del Muro Dipinto”.

Il suo centro storico, dalla caratteristica forma a fuso, conserva intatto l’originale tessuto edilizio di stampo medioevale, e la possente Rocca Sforzesca, posta all’apice del paese si armonizza perfettamente con il resto dell’abitato, che segue il tracciato delle antiche mura.

Successivamente trasformata nel signorile Palazzo Malvezzi Campeggi, la maestosa Rocca fu voluta da Caterina Sforza, che la riedificò alla fine del XV secolo sulle precedenti rovine di fortezze bolognesi del 1250 ca. I bolognesi Campeggi la trasformarono da edificio puramente militare in palazzo signorile sul finire del ‘500. La Rocca passò in seguito, per via ereditaria, alla famiglia Malvezzi-Campeggi che vi dimorò fino al 1960.

Da visitare gli appartamenti del piano nobile, il salone, i salottini e le camere da letto, la cucina, le prigioni, le stanze di tortura, i camminamenti sulle torri. Al secondo piano si trovano il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto e la Collezione Mascellani, mentre i sotterranei ospitano l’Enoteca Regionale dell’ Emilia Romagna.

Nel centro storico, al quale danno colore e atmosfera i muri dipinti, meritano inoltre una visita la Chiesa prepositurale di S. Maria Assunta in Piscina, edificata nel XII sec. sui resti di una precedente chiesa romanica – contiene una tavola del 1492 di Marco Palmezzano -, il Rivellino, dentro il quale è ricavata la porta settecentesca di accesso al borgo, e la Rocchetta di origini trecentesche.

Brescello

Brescello si trova nella Pianura Padana, sulle rive del Po, a 27 km da Reggio Emilia. Fondato dai Galli Cenomani attorno al VII secolo a.C, Brescello fu, cinque secoli dopo, raggiunta dai Romani che la ribattezzarono Brixellum. Questo borgo è diventato un dei più importanti centri della Pianura Padana per la sua posizione strategica lungo il Po. E’ famoso per l’ambientazione dei film di Don Camillo

Silvia Terracciano

Blogger, Copywriter Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.