545+km+di+natura+scoprendo+i+parchi+della+Calabria+in+bicicletta
wineandfoodtourit
/545-km-di-natura-scoprendo-i-parchi-della-calabria-in-bicicletta/amp/

545 km di natura scoprendo i parchi della Calabria in bicicletta

Scoprire le meraviglie della Calabria, attraverso la ciclovia dei parchi, un percorso che attraversa diverse aree naturali protette.

La ciclovia dei parchi della Calabria permette di scoprire tutte le aree protette naturali della regione, nonché posti di interesse culturale e storico, attraverso un percorso lungo 545 km, interamente percorribile con la bicicletta. Buon viaggio, dunque, che fa bene alla salute e si presenta totalmente ecosostenibile.

Ciclovia dei parchi della Calabria, un itinerario tra le aree naturali

Possiamo scoprire tutte le aree naturali protette attraverso la ciclovia dei parchi della Calabria, un tragitto che si snoda per quasi 600 km e che permette di attraversare i parchi naturali della regione, che fungono da punto di interesse, sia sul piano storico che su quello culturale.

Un viaggio in bicicletta, rispettoso dell’ambiente, che è composto di 13 tappe e che rappresenta un progetto molto importante della regione Calabria, in ottica di turismo sostenibile e mobilità lenta.

Un progetto che è stato premiato, nel 2021, con il primo posto ex equo – insieme alla provincia autonoma di Trento – con l’Italian Green Road Award.

Un tragitto all’insegna della biodiversità e dell’enogastronomia

Percorrendo la ciclovia della Calabria, il visitatore si troverà di fronte a paesaggi meravigliosi, nei quali potrà scoprire diverse specie di animali e di piante endemici.

D’altronde, in questi parchi naturali, la biodiversità è la regola fondamentale, al fine di tutelare flora e fauna. Ci si può addentrare in boschi molto fitti, ma anche affacciare su paesaggi prettamente mediterranei, che sono portatori di storia, arte e cultura.

In questo tragitto, inoltre, non mancano, di certo, gli appuntamenti di stampo enogastronomico, attraverso i quali il cicloturista può scoprire i piatti tipici, nonché le bevande caratteristiche dei posti che si appresta a visitare.

Parco Nazionale del Pollino

A partire dal 2015, il Parco nazionale del Pollino è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’UNESCO ed è uno dei punti salienti per quel che concerne il geoturismo, composto, com’è, da 75 siti di interesse e da montagne altissime che vanno a costituire l’Appennino meridionale.

Parco Nazionale del Pollino – Wineandfoodtour.it

In questo posto, inoltre, ci sono diverse specie di alberi, tra cui possiamo sicuramente citare il Pino Loricato, la Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero e quella del Pollinello che l’UNESCO, nel 2017, ha dichiarato patrimonio naturale mondiale.

In zona, inoltre, è possibile trovare il nibbio reale e il granchio corallino tra le varie specie di animali.

Parco Nazionale della Sila

Proseguiamo, poi, con il Parco nazionale della Sila, il cui simbolo principale è il lupo che, negli ultimi anni, è iniziato nuovamente a circolare in natura.

Questo incantevole posto è considerato sito di eccellenza dall’UNESCO e fa leva sulle più importanti riserve di biosfera sul piano mondiale.

È, inoltre, chiamato anche “gran bosco d’Italia“, in quanto si possono trovare tantissime specie di alberi quali gli aceri, i tigli, ma anche i faggi, gli abeti bianchi, i castagni il pino nero e, infine, le querce.

Parco Nazionale della Sila – Wineandfoodtour.it

In base alla stagione in cui decidiamo di visitarlo, nel parco si possono praticare diverse attività tra le quali possiamo annoverare lo sci, la vela, il tiro con l’arco, il birdwatching ma anche lo sleddog e la canoa. Si può, infine, effettuare il famoso volo sul borgo di Sellia Superiore.

Parco Naturale Regionale delle Serre

Nel Parco Naturale Regionale delle Serre troviamo l’abete bianco, il cui seme è raccolto a partire da settembre, fino a fine ottobre.

Questa tipologia di seme è utilizzata per progetti di rimboschimento in diverse zone dell’Europa, in quanto capace di resistere maggiormente ai cambiamenti climatici e ambientali che, negli ultimi tempi, si sono particolarmente intensificati.

Per quel che concerne la fauna selvatica, possiamo trovare, come nel Parco Nazionale del Pollino, il lupo al quale si affianca anche l’istrice.

Ci sono, inoltre, il gatto selvatico, il cinghiale e la martora. In questo bellissimo posto, è possibile anche fare un giro alla cascata del Marmarico o alla Fiumara Assi, nonché scoprire i mestieri di un tempo, di natura squisitamente artigianale, che caratterizzano il posto.

Tra questi, possiamo certamente menzionare la lavorazione della lana e della seta, ma anche quella dei ricami artistici, la produzione di vasi in terracotta per la conservazione e la cottura dei cibi, che si svolge a Sorianello e Gerocarne e la produzione di pipe a Brognaturo.

Parco Nazionale dell’Aspromonte

C’è, infine, il Parco Nazionale dell’Aspromonte, caratterizzato da diversi percorsi naturalistici, che si possono anche attraversare, non solo con la bicicletta, ma anche a cavallo.

Tale zona, inoltre, è caratterizzata da diversi corsi d’acqua che si dipanano in boschi composti prevalentemente da faggi.

Sul lato costiero, invece, ci sono, in gran parte, tamerici e oleandri, mentre troviamo pinete di larici oltre Ii 2.000 metri d’altezza.

Parco Nazionale dell’Aspromonte – Wineandfoodtour.it

Attraverso questo particolare tragitto, come potrete immaginare, si possono assaggiare anche le prelibatezze del posto, tra le quali possiamo certamente inserire il formaggio pecorino, il bergamotto e la famosa nduja.

Tra gli animali presenti in questo parco ci sono la testuggine di Hermann, la salamandra pezzata e, infine, tra gli altri, anche lo scoiattolo meridionale, caratterizzato da un particolare manto nero.